LE UVE

LE UVE

I vini del Soave sono prodotti principalmente dall’uva Garganega. Il disciplinare prevede che i vini a denominazione di origine controllata “Soave” devono essere ottenuti dalle uve Garganega per almeno il 70%, e per il rimanente da uve dei vitigni Trebbiano di Soave (nostrano), o Chardonnay. In tale ambito del 30%, e fino ad un massimo del 5%, possono altresì concorrere le uve provenienti dai vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione per la provincia di Verona.

GARGANEGA

La Garganega è coltivata nelle colline del Soave da almeno un millennio. Si tratta di una delle varietà più antiche d’Italia. I vigneti si estendono dal Lago di Garda sino ai Colli Euganei, ma l’uva trova la sua vera finezza e la migliore espressione a Soave. Aspettatevi sapori e aromi delicati che cambiano a seconda del tipo di suolo, dell’esposizione e delle tecniche di vinificazione. Un Soave proveniente dal suolo basaltico può risultare affilato, complesso e minerale, mentre un Soave proveniente da terreni calcarei può esprimere una morbida finezza con note di fiore bianco, albicocca, mela dolce e agrumi. Un denominatore comune dei vini Soave è il finale leggermente ammandorlato.
Il vitigno Garganega offre raccolti generosi, formando grandi grappoli cilindrici con ampie ali che alla fine della maturazione passa dal verde brillante ad un  dorato-ambrato traslucido all’epoca della vendemmia. I grappoli robusti e sani, e di un buon livello di acidità sono adatti per l’appassimento, il metodo utilizzato per realizzare il tradizionale vino dolce, il Recioto di Soave. Quando le rese sono controllate e nelle migliore parcelle di collina, l’uva può produrre vini complessi, capaci di invecchiare.

2001: uno studio di 3 anni sul terroir ha prodotto la prima mappa aromatica dei vini Soave prodotti da diversi terreni. Viola, ciliegia, banana, spezie, sambuco, mela verde, fieno, acacia, fiori, mandorle, frutta matura e cannella sono i principali aromi identificati.

2017: Cambiamenti climatici: il Soave raccoglie dati meteorologici dettagliati e rapporti sui raccolti risalenti ad oltre 20 anni. Il Consorzio continua a collaborare con gli scienziati per quanto riguarda il valore storico dei sistemi agricoli locali che si stanno dimostrando validi modi per adattarsi ai cambiamenti climatici.

Soave ha circa 6.500 ettari coltivati ​​a vite da circa 3.000 tra viticoltori e produttori. Il suo virtuoso e storico sistema di cooperazione, capace di reggere un’economia rurale da secoli, è riconosciuto al livello internazionale dalla FAO – GIAHS.

2001: uno studio di 3 anni sul terroir ha prodotto la prima mappa aromatica dei vini Soave prodotti da diversi terreni. Viola, ciliegia, banana, spezie, sambuco, mela verde, fieno, acacia, fiori, mandorle, frutta matura e cannella sono i principali aromi identificati.

2017: Cambiamenti climatici: il Soave raccoglie dati meteorologici dettagliati e rapporti sui raccolti risalenti ad oltre 20 anni. Il Consorzio continua a collaborare con gli scienziati per quanto riguarda il valore storico dei sistemi agricoli locali che si stanno dimostrando validi modi per adattarsi ai cambiamenti climatici.

Soave ha circa 6.500 ettari coltivati ​​a vite da circa 3.000 viticoltori

TREBBIANO DI SOAVE

Il Trebbiano di Soave è una varietà delicata a bassa resa, che è stata lentamente abbandonata a favore della più vigorosa garganega. Oggi il Trebbiano di Soave sta ritornando, anche se rappresenta ancora solo una piccola percentuale dei vigneti piantati nel Soave Classico.
I produttori hanno conservato vecchi vigneti o li hanno reimpiantati, alcuni a loro modo inoltre producendo vini interessanti con il solo Trebbiano di Soave. I grappoli di Trebbiano di Soave sono piccoli e maturano prima della Garganega, che viene raccolta a ottobre. Alti livelli di acido malico e la neutralità dell’uva ne fanno un perfetto uvaggio nei vini Soave, aggiungendo freschezza e delicate note floreali.

Nel 2016, Soave ha avviato il progetto Sentinel, che mira a migliorare la gestione del vigneto e la biodiversità.

Nel 2016, Soave ha avviato il progetto Sentinel, che mira a migliorare la gestione del vigneto e la biodiversità.

Soave è il primo sito vitivinicolo in Italia riconosciuto come GIAHS-FAO Patrimonio Agricolo di Rilevanza Mondiale

Soave è il primo sito vitivinicolo in Italia riconosciuto come GIAHS-FAO Patrimonio Agricolo di Rilevanza Mondiale

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